lunedì 30 giugno 2014

Monza Resegone 2014 di Lamberto Guzzetti

La Monza Resegone è una corsa a squadre di circa 42 km, giunta alla 54^ edizione, che parte dal centro di Monza il sabato sera ed arriva alla Capanna Alpinisti Monzesi sulle pendice del monte Resegone a 1.200 mt di quota. 
E' una corsa che un runner che affronta la maratona ed ha provato la corsa in montagna non può non pensare di cimentarsi. 
Infatti io è da qualche anno che ci stavo pensando ma non ho mai avuto voglia di proporla, soprattutto per il problema logistico del ritorno a casa visto che l'organizzazione non prevede nessun recupero dei concorrenti.
Già qualche anno fa ero andato ad Erve per cercare di capire la salita da affrontare la disponibilità di parcheggi per lasciare la macchina, e seguivo alcune squadre di runners che conoscevo per vedere in quanto tempo finivano e chiedere le loro impressioni la prima volta che li incontravo. Insomma un'idea che non aveva intenzione di trasformarsi in realtà fino a quando quest'inverno correndo una delle tante IVV in compagnia, Ciro butta lì la sua intenzione di fare la Monza-Resegone; prendo subito la palla al balzo e gli dico "io ci sono, per il terzo chiediamo a Davide Rossetti e vedrai che ci stà". Detto, fatto la squadra è fatta, nonostante sia proprio Ciro il più titubante. Metto l'avviso nella nostra newsletter ed alla nostra squadra si aggiunge Gigi, Gaetano e Paolo Fanizzi; superate le varie procedure per l'iscrizione, saremo Team 3 esse sq. A e sq. B. 
Ora necessita organizzare il ritorno dopo l'arrivo, e Carlo e Fabrizio si rendono disponibili per venirci a prendere, anzi  per aspettarci all'arrivo alla Capanna Monzesi lasciando la macchina nel versante opposto della montagna; il figlio di Paolo invece ci farà da appoggio a Caloziocorte per il cambio degli indumenti prima di affrontare la salita. 
E' tutto organizzato ... ora bisogna iniziare a pensare a prepararsi alla gara. Mentre Gigi, Gaetano e Paolo fanno allenamenti assieme, provano più volte la salita finale, noi tre facciamo ognuno per conto suo, anzi tutti e tre partecipiamo al Trincea Trail con l'intenzione di correrla insieme, ma probabilmente per una giornata non proprio ideale, li perdo dopo 10 minuti e non li vedrò più fino all'arrivo. Ciro poi si allena autonomamente da Carpugnino al Mottarone, Davide partecipando alla Reseg-up ed il sottoscritto alla Maratona della Valle Intrasca. 
Arriviamo così alla data fatidica. Arriviamo a Monza circa un ora prima della partenza della prima squadra, (è una corsa a cronometro e si parte distanziati di 20") ed incontriamo molti runners che conosciamo con cui scambiamo opinioni e condividiamo gli obiettivi. 
La tensione pre-gara inizia a farsi sentire quando parte la prima squadra (prima quelle femminili, poi quelle miste poi le altre - noi siamo il 147, gli altri 223); assistiamo curiosi alla procedura che vede l'ingresso sul palco della squadra, la presentazione dei concorrenti, una breve intervista e via giù di corsa dalla pedana lungo il viale affollato di gente che incita ed applaude. Una grande emozione .... ed è solo l'inizio. 
Il nostro turno arriverà verso le 22,15, superiamo il sipario e siamo lì sul palco illuminato a giorno con lo speaker che annuncia i nostri nomi, il nome della squadra ... tre, due, uno via, l'avventura è iniziata. Nonostante sia già passata più di un ora la gente è ancora tutta lì ad accompagnarci per i primi 500 metri con applausi, batticinque dei bambini, incoraggiamenti da pelle d'oca. 
E' ora di iniziare a pensare alla corsa, e il pensiero (mio ma credo anche degli altri) è quello di potercela fare, di non penalizzare la squadra, di riuscire ad essere uniti, di poter aiutare e dare supporto al socio che potrebbe avere una crisi. Alternando questi pensieri al controllo del cronometro per verificare il passo che ci siamo prefissati, passano i km e constatiamo la storicità di questa corsa, visto la tanta gente lungo il percorso, per non dire al passaggio nei paesi che attraversiamo. Ovunque è una festa, la gente ci vede come degli eroi, non elemosina complimenti ed ammirazione, anche se l'ora non è proprio quella di punta. Alternando questi "momenti di gloria" e tratti su strada trafficata e senza illuminazione, consultandoci a vicenda sulle condizioni reciproche, giungiamo a Calozio dopo circa 30 km nel tempo previsto e dove ci sarà Stefano ad aspettarci con il nostro cambio. 
Dopo la breve sosta ripartiamo, attraversiamo il paese con il solito pubblico festoso ed iniziamo la salita alternata da scalette e strada asfaltata che ci porterà ad Erve. In salita rimaniamo sempre uniti ma alterandoci nelle posizioni a seconda del passo di cammino o di corsa, comunque stiamo superando tante squadre ed iniziamo a vedere persone in crisi, alcuni stanno male, tanti con i crampi; noi con un'occhiata reciproca, capiamo che stiamo bene ed andiamo 
avanti di buon passo. Ad Erve, saranno del 2 di notte ma è come se fosse mezzogiorno in città, c'è l'ultimo tratto di asfalto prima prendere il sentiero di montagna che porta al rifugio.  
Dato l'esperienza in montagna, decido di mettermi davanti al gruppo per tenere un ritmo che ci permette di salire di buon passo e superando quando possibile le squadre che ci precedono. Dopo circa un'ora di salita, iniziamo ad incrociare le squadre che scendono e sentiamo le voci provenire dal rifugio; ormai è fatta pochi minuti ed appare sopra di noi il gazebo dell'arrivo, ci riuniamo in parata ed attraversiamo insieme il traguardo felicissimi e soddisfatti.   
Carlo, Fabrizio, Sara e Dario, aggiunti all'ultimo momento, ci stanno aspettando e ci immortalano con le foto che rimarranno nella nostra memoria per molto tempo. 
Dopo il ristoro, il cambio ed avere atteso l'arrivo dell'altra squadra e tutti e quanti ci siamo ripresi, iniziamo il percorso verso la macchina, che prevede ancora salita al passo del Fo (da fresco si fà in 10 minuti, dopo la maratona un po' di più) e poi la lunga discesa. Nonostante la stanchezza, siamo un gruppo gioioso e contento, nel bel mezzo della notte in un sentiero di montagna che solo Carlo sapeva dove ci avrebbe condotti. Fra una battuta e l'altra, un aneddoto e uno sfottò, sogni e programmi irrealizzabili giunge anche il chiarore dell'alba ed arriveremo al parcheggio quando alcuni escursionisti mattinieri iniziano la giornata. Arriveremo a Rescaldina alle 7,30 della mattina. 
Cosa dire ? una corsa particolare, con l'emozione della notte, per circa 30 km in piano, 5 km di salita su strada, 5 km di sentiero di montagna.
Una corsa che quando arrivi al traguardo non è finita, perché devi scendere al paese una corsa molto seguita sia dagli assistenti dei runners in bici e moto che dalla gente comune ai lati delle strade una partenza entusiasmante degna di un grande evento un'organizzazione macchinosa ma efficiente un'esperienza bellissima da condividere con due amici per la corsa, almeno qualcun'altro a supporto per ultimo grazie Ciro per avere "buttato il sasso". 
Lamberto

Team 3 esse sq. A - Ciro - Davide - Lamberto - 85^ - 4:46:57 
Team 3 esse sq. B - Gigi - Gaetano - Paolo - 93^ - 4:49:06

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