Il figlio segreto di Abebe Bikila (ovvero la mia RomaOstia)
Il titolo non può assolutamente trarre in inganno, sono il
figlio del grande Bikila, ma veniamo ai fatti.
La
RomaOstia è sempre una bella gara: dritta, leggermente
ondulata e con l’arrivo al mare; se poi c’é una bella giornata di sole sembra
di essere in estate e fare la doccia nello stabilimento balneare è proprio una
goduria; l’anno scorso ho fatto il mio personale quindi il ricordo è ancora più
dolce.
Decido di accompagnare un ragazzo conosciuto alla partenza
che vuole fare 1h35’: faccio la mezza senza strafare e spaccarmi in vista della
maratona.
Verso il decimo, undicesimo km sento che la scarpa sfrega
sul tallone….la vescica è in arrivo; lascio il mio compagno di gara e mi fermo
a farmi dare un cerotto, quindi riparto ma il fastidio permane quando al 20°
km……..il botto! Il dolore al piede è insostenibile quindi cosa decido di fare?
Tolgo la scarpa e continuo con la scarpa in mano! Se Abebe Bikila ha corso una
maratona scalzo perché non lo posso fare io per l’ultimo km di una mezza?
Ovviamente per essere fedele alle proporzioni la mezza maratona consente di
togliere solo 1 scarpa.
Non so più se è il fastidio, la difficoltà nella corsa o la
fatica quando a pochi metri dal traguardo mi sento chiamare, mi giro e vedo il
grande Antonio Capasso con l’immancabile macchina fotografica…e vai col
servizio fotografico!
Massimo Frattini
Nessun commento:
Posta un commento