domenica 18 marzo 2012

La mia prima Maratona di Roma - by Massimo Frattini

A tutti quelli che mi chiedono come è andata la maratona rispondo: BENISSIMO! Ed è la semplice verità! E’ andata bene per vari motivi: perché l’infortunio che mi ha fatto arrivare al traguardo alla RomaOstia non si è riproposto: un conto è fare 1 chilometro con la scarpa in mano, un altro è farne 22! In più un leggero fastidio all’inguine, apparso la settimana prima facendo le ripetute sui 5.000, mi preoccupava parecchio e temevo che mi avrebbe costretto al ritiro; era anche la prima maratona dopo più di 2 anni che non ne correvo una quindi l’ansia di non ricordarmi le sensazioni, di come gestire la gara e di quanto fosse dura un po’ mi bloccavano. Però avevo deciso che avrei corso in compagnia di Carlo e Daniele, senza ansie da prestazione e con la voglia di godermi lo spettacolo della città; due anni fa avevo accompagnato Lamberto per la seconda metà e mi ricordavo che lo scenario era impressionante, sia la città sia il tifo lungo le strade.

Quindi da sabato la parola d’ordine era “no stress”, la maratona sarebbe stata il lungo in preparazione per la maratona di Milano. Cosa che è facile a dirsi, meno a farsi. Intanto il clima nel gruppo è sereno, la sera prima a cena non c’è particolare tensione e si scherza sul numero di pizze che Carlo avrebbe mangiato….alla fine sono solo 2! Sveglia alle 6 per una buona colazione e per incamminarci verso la partenza; i mezzi pubblici sono deviati quindi nel percorso verso il ritrovo incrociamo il 40° e 41° chilometro….con la salita che li unisce e che malediremo poche ore dopo. Si parte a strappi, considerato che gli iscritti sono circa 16.000 e ci sono un po’ di imbuti iniziali, sotto un cielo sereno che non promette nulla di buono per gli atleti, magari una manna per i turisti ma noi preferiremmo qualche nuvola. Purtroppo il rallentamento della partenza ci costringe a un ritmo superiore ai 5 min/km previsti per recuperare il tempo perduto e forse questa è una delle cause che influirà sull’esito della gara! La corsa prosegue regolare, siamo noi 3, Carlo, Daniele e io, in perfetta tabella per chiudere nelle 3h30’prefissate; ormai dopo quasi 2 anni di permanenza a Roma sono pochi i posti toccati dal percorso che non conosco, passiamo vicino a luoghi a me molto noti e qualcuno non propriamente gradito: la scala che porta sulla riva del Tevere da dove parto per fare le ripetute! Addirittura faccio da cicerone: Piramide Cestia, quartiere Testaccio, isola Tiberina, ghetto ebraico, Castel Sant’angelo e Vaticano….insomma tento di alleviare la fatica distraendo i compagni. Arriva il pezzo più brutto in quanto con meno attrazioni, quello dal 21° km in poi. Passato il Ponte della Musica e il complesso del Foro Italico tutto il pezzo successivo fino al 30° km circa non è degno della fama e del fascino che vengono evocati al solo nominare Roma…ma una maratona è anche questo: fatica e concentrazione, sudore e determinazione, dolore e costanza. Sento che i tempi sono leggermente saliti ma il traguardo psicologico del 30° km è vicinissimo, solo 2 chilometri! E’ a quel punto che arriva la prima brutta notizia: Carlo ha avuto il primo crampo! E’ solo il 28° km ma è riuscito a gestirlo e ci ha raggiunto. Ho la conferma che stiamo correndo a 5’25”, l’obiettivo di arrivare secondo i tempi prefissati si allontana ma potremmo fare una buna prestazione in ogni caso. Ma è in questi momenti che l’insidia, l’imprevisto, il nemico sbucano da dietro l’angolo con un “buh! Paura,eh!?”: anche Daniele ha il primo crampo al quadricipite, dobbiamo rallentare molto e metterci a camminare per qualche metro per permettere la ripresa. Purtroppo questo evento si ripeterà regolarmente durante gli ultimi chilometri della gara, è un vero strazio, una iattura: ogni volta che proviamo a correre Daniele è colpito da crampi e, purtroppo, con maggiore frequenza e intensità man mano che ci avviciniamo al traguardo. Contro i crampi non c’è nulla che possiamo fare, non basta il panorama, non serve fermarsi a bere per reidratare – cosa che abbiamo fatto con regolarità dal primo ristoro – e nemmeno avvisarli che arrivati al punto in cui siamo mancano solo 12 km al traguardo: mi guardano come se avessi affermato che possiamo andare sulla luna a nuoto, in fondo al loro sguardo noto un lampo assassino e mi zittisco! Comincia il pezzo più bello del percorso, anche se è il più duro: si rientra in città, riappaiono i palazzi storici, i monumenti, fontane e piazze ma soprattutto il percorso si srotola fra ali di tifosi in festa. Appaiono anche i primi cartelli d’incitamento, gli applausi, le grida. Ai lati della strada c’è una vera festa e, cosa che fa veramente felici, ci sono anche comunissimi romani a fare il tifo; la maggior parte del tifo “organizzato” è composto da stranieri ma vedere le vecchiette romane applaudire al nostro passaggio è uno stimolo indescrivibile, in più ci sono anche i bambini sulle transenne che esigono il “cinque” come a New York. Ormai siamo quasi alla fine: Piazza Navona, Via del Corso, Piazza del Popolo, abbiamo passato anche Piazza di Spagna e la Fontana di Trevi ma Daniele non è più in grado di apprezzare il panorama, è troppo stanco e impegnato a combattere il dolore. Piazza Venezia per la terza volta, siamo quasi alla fine; Carlo da qualche tempo tiene per mano Daniele, lo incita, gli trasmette la sua forza. Siamo al 41° chilometro e alla maledetta ultima salita, la facciamo camminando con la promessa che riprenderemo a correre appena inizierà la discesa……arriviamo al traguardo tenendoci per mano! I ricordi e il tempo finale sono sui lati opposti della medaglia che ci viene consegnata all’arrivo, basta solamente decidere quale dei due guardare. Nello spazio oltre il traguardo incontriamo tutti gli altri treessini che hanno corso, ognuno con il proprio carico di fatica, gioia e delusione. Non resta che aspettare Fabrizio per andare a casa: l’amatriciana e la torta pera&cioccolato di Pinci sono il vero premio per questa gara

Massimo Frattini

Qui la classifica dei nostri soci

Pos. Pos. M/F Pos.Cat. Pett. Cognome Nome Cat. Tempo RealTime
4532 4178 4529 5818 Famiglietti Daniele
03:59:25 03:57:49
4533 4179 4530 3254 Frattini Massimo
03:59:25 03:57:49
4534 4180 4531 5747 Piccinni Carlo
03:59:25 03:57:47
6457 5777 6448 3566 Rossetti Davide
04:16:01 04:14:00
8344 7301 8332 12718 Pericolo Carlo
04:33:18 04:30:40
9351 8049 9339 9180 Pogliana Fabrizio
04:43:43 04:39:05

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