domenica 15 luglio 2012

La mia Bettelmatt - by Rosario

Eravamo presenti in poco più di una decina del Team 3 Esse a partecipare a questa classica delle SKY RACE, con famiglie al seguito. La maggior parte di noi runners giallo neri partecipanti alla corta di 22 Km con cancello orario superabilissimo per i più lenti. Le previsioni meteo promettevano bene: sole nella prima frazione della giornata. Ma il meteo fa le bizze e quindi ci troviamo una prima sorpresa: freddo, vento contro e pioggia mista a neve al lago di Gries a 2534 mt. di altitudine dove ci siamo ristorati con del thè caldo "a temperatura molto ambiente". Eravamo tutti ben coperti con K-way e, chi più ancora previdente, con guanti, si è evitato la sensazione di breve perdita di sensibilità della dita, come invece è capitato a me. Il mio obiettivo era terminare la gara sotto le 4 h (in questo ci sono riuscito 3h 58’ 07”)
e di staccare Marinella ma, non avevo fatto i conti con il suo attuale periodo di forma; già dal 3 KM, iniziata la salita prima dell'Alpe di Bettelmatt e poi quella del Lago di Gries, non l'ho più vista. Al Passo San Giacomo ho recuperato un po' di atleti che erano molto più avanti di me perché vinti dalla stanchezza e per un attimo ho pensato che stessi quasi per agguantarla. Iniziata la piana poi e soprattutto la discesa negli ultimi 5 KM pensavo di riuscire a raggiungerla e invece non c'è stato nulla fare. Alla fine lei ha chiuso la gara ben 27' prima di me. Non mi rimane che farle i miei complimenti e chiederle la rivincita al Gir di Mont del prossimo 29 luglio. Alla fine è stata una corsa molto dura che ha richiesto la massima concentrazione lungo tutto il percorso per verificare continuamente il corretto appoggio dei piedi sulle rocce, sui nevai che si attraversavano; quindi se si voleva ammirare lo stupendo paesaggio che si presentava era d'obbligo fermarsi. La fatica è stata ripagata all'arrivo. Stremati, siamo stati calorosamente accolti dal pubblico e dai nostri familiari. Guardando i visi di tutti i partecipanti ho riflettuto sul significato delle nostre TRE ESSE mutandole in STANCHI SUDATI SORRIDENTI. Rosario Vitolo

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